Respirare non è solo l’immissione e l’emissione dell’aria, ma è anche un movimento fondamentale della vita, dal primo atto respiratorio in avanti. Aumentando la consapevolezza di questo ‘essere vivi respirando’ potete favorirne l’interiorizzazione: dovete assumere un atteggiamento interiore di “pura osservazione‘, non per giudicare, ma per percepire bene, avendo tutti i vostri sensi all’erta.
Dovete cercare semplicemente di osservare la vostra respirazione, senza interferire, senza volerla influenzare disturbandone le regole.
Se in un qualsiasi momento della giornata in posizione seduta portate l’attenzione all’interno riuscite a percepire, senza volere, un movimento: il movimento della respirazione
In un primo momento potete portare l’attenzione all’addome che si espande e si rilassa, con il passare del tempo, aumentando le capacità di concentrazione e la sensibilità, sarete in grado di percepire il movimento della respirazione in tutto il corpo.
Dapprima sarà ancora qualcosa di esitante ma, se rimarrete concentrati, questa lieve oscillazione del respiro si svilupperà sempre più liberamente. Se riuscite a realizzare questo processo interiormente, scoprirete che potete ‘appoggiarvi’ a voi stessi e trovare sostegno dentro di voi.
Nel flusso dell’espirazione diverrete invece una sola cosa con la vostra capacità di abbandonarvi, di lasciarvi andare.
Questa esperienza è paragonabile a un’altra che sicuramente conoscete: lanciate nell’acqua un sassolino e state a guardare come intorno al punto in cui esso è caduto si sviluppano verso l’esterno i cerchi delle piccole onde che si inseguono. Potete percepire il movimento della respirazione nello stesso modo: tanto più vi trovate al centro dell’impulso di inspirazione, riuscendo a mantenervi concentrati, concedendovi solamente al flusso dell’inspirazione, quanto più sentirete un movimento liberatorio, delicato, che si espande in tutto il corpo.
Il respiro ci muove con un moto continuo, un flusso ritmico, simile al perpetuo andare e venire delle onde del mare.
La respirazione è il ritmo originario, l’essenza della vita, il movimento dell’individuo nell’universo e anche nel cosmo personale, dall’inizio alla fine della propria esistenza.
La conoscenza di Sé tramite la respirazione porta alla tranquillità del cuore e dello spirito. Aiuta a trovare la pace in se stessi. Non ha nulla a che fare con il dover pensare, fare attenzione, o il volersi correggere. Al contrario: il respiro che ci è stato dato dalla natura fluirà e ci attraverserà naturalmen-
te . Ecco perché dobbiamo lasciarlo fluire, abbandonarci alle sue leggi: lasciate che il respiro venga, lasciate che vada, aspettate finché non torna da sé. La capacità di saper attendere dopo aver lasciato andare il respiro, quella che definiamo la ‘pausa di respirazione’ è anch’essa un elemento fondamentale: è la pausa creativa, il momento dell’identificazione fondamentale con se stessi.
Proprio al centro di questa pausa nasce l’impulso dell’inspirazione in modo assolutamente spontaneo. Non trascurate questo impulso, ma non siate nemmeno impazienti al punto di anticipare l’inspirazione. Soprattutto, però, non incorrete nell’errore di prolungare artificiosamente questa pausa, lasciate semplicemente che il colmo dell’inspirazione, vale a dire quando non è più possibile che essa avvenga da sola, naturalmente, si risolva senza soluzione di continuità nell’espirazione.